.... come nel Wi-Max ? tanto fumo e poco arrosto!!!
Gli operatori alternativi si ritirano dal Comitato NGN
trendonline
Pierpaolo Molinengo - mercoledì, 15 settembre 2010 - 12:21
Aiip, Fastweb (Milano: FWB.MI - notizie) , TeleTu , Tiscali (Milano: TIS.MI - notizie) , Vodafone (Londra: VOD.L - notizie) , Welcome Italia e Wind hanno ritirato la propria adesione al Comitato NGN.
Il Comitato, presieduto da Francesco Vatalaro e composto da Telecom Italia (Milano: TIT.MI - notizie) e dagli operatori alternativi, aveva tra i suoi compiti quello di promuovere un quadro condiviso relativo alle definizioni e ai principi tecnici e operativi riguardanti la transizione alle reti NGN. Gli operatori alternativi evidenziano che i contributi da loro mandati in questi mesi non sono stati presi in considerazione dal Presidente del Comitato e che non sono emersi elementi nuovi da supporre un cambio di indirizzo nelle logiche che sottendono al funzionamento del Comitato NGN.
Le linee guida proposte dal Presidente, anticipate la scorsa settimana alla stampa e illustrate ai membri del Comitato, non sono, secondo gli operatori, in nessun modo rappresentative dei contributi da loro forniti ai lavori del Comitato e non possono costituire elemento utile di valutazione per l'Autorità ai fini del completamento della definizione del quadro regolamentare sulla transizione alle reti NGN. A dimostrazione della scarsa considerazione riservata ai loro contributi, gli operatori alternativi rilevano che le linee guida proposte dal Presidente rispecchiano quasi totalmente le richieste di Telecom Italia. Essendo venuti meno i presupposti alla base del Comitato stesso, gli operatori alternativi si sono visti costretti a ritirare la propria adesione al comitato, in attesa di poter rappresentare le proprie posizioni su una materia di tale rilevanza in una audizione in Consiglio Agcom.
ed ancora........
Fastweb: Schloter, reti concorrenza per nuovi clienti (MF)
mfdowjones
MILANO (MF-DJ)--I costi per la realizzazione delle reti in fibra in zone con minore densita' di popolazione sono troppo elevati per Fastweb (Milano: FWB.MI - notizie) da sola e qui nasce la soluzione di Schloter, presidente e a.d. di Fastweb, che propone di lavorare con la concorrenza, come Vodafone (Londra: VOD.L - notizie) e Wind, per distribuire il peso dell'investimento necessario per portare la fibra ottica in tutta Italia.
Negli ultimi mesi, si legge in un articolo di MF, a Collina Fleming (Roma) le 7.400 abitazioni del quartiere sono state collegate a una rete veloce in fibra ottica. Migliaia di cavi sottilissimi partono a ventaglio da un piccolo ufficio, punto di convergenza delle linee, che sono collegate ai terminali di proprieta' di uno dei tre operatori. Sono i terminali, e non la fibra, a stabilire la velocita' e il rendimento dei collegamenti, percio' i partner continuano a competere tra loro per offrire il servizio migliore. Schloter spera di applicare il sistema di Collina Fleming su piu' vasta scala. Fastweb, Wind e Vodafone hanno annunciato di recente la creazione di una joint venture che nel corso di cinque anni investira' 2,5 mld di euro per cablare 15 grandi citta' italiane, coprendo circa 10 mln di utenti. Le tre societa' hanno presentato il progetto nel corso di incontri con gli organismi di regolamentazione e il governo italiano finalizzati a raggiungere un accordo di collaborazione per la realizzazione di una nuova rete. Finora Telecom I., che controlla la quasi totalita' delle linee telefoniche del Paese, ha rifiutato di appoggiare la proposta di una rete comune perche' in Italia la scarsita' della domanda non permetterebbe di ammortizzare gli investimenti in fibra ottica. Schloter, pero', e' fiducioso e ritiene che alla fine Telecom I. accettera' di prendere parte all'iniziativa: "Se il treno parte, non avranno altra scelta che salirci". red/lab
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5 anni fa
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