F. CAIO ha messo la Briscola ora vediamo se il Governo entro 10 gg metterà quanto Carico
Anche Se il Stimatissimo F. Caio consiglia giustamente l'Auto più Bella del Mondo (FERRARI) opzione 1) Leadership Europea 10mld (i TremontiBond 12mld- TELECOM ITALIA capitalizza 13Mld) credo che gli italiani dovranno scegliere tra la 2) e la 3) non potendosi permettere che una buona utilitaria(Fiat).
Ma dato che la 2 necessita 5,4 mld in 4 anni e bisognerebbe trovare accordi politici/economici/strategici con Telecom (TI ha più di 30Mld debiti e capitalizza 13mld) ed OLO molto difficoltosi , se cadra sul Pacchetto 3 con un un pò di 2 privato CHE È LA POLITICA E STRATEGIA SENZA PIANO UFFICILAMENTE RICONOSCIUTO MA CHE TACITAMENTE È GIÀ ATTUATO .
EUTELIA ha 14 km di fibra e collega le MAGGIORI CITTÀ ITALIANE ED EUROPEE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! INOLTRE STA CABLANDO REGIONI ITALIANE QUASI IN FTTH A MACCHIA DI LEOPARDO
BANDA LARGA: ECCO IL RAPPORTO CAIO
(ASCA-CORRIERE COM.) - Roma, 15 mag - Un documento di 105 pagine intitolato ''Portare l'Italia verso la leadership europea della banda larga - Considerazioni sulle opzioni della politica industriale''. E' il famoso rapporto Caio di cui il Corriere delle Comunicazioni e' venuto in possesso e anticipa sul sito www.corrierecomunicazioni.it. In esso si sintetizzano le opzioni che la politica si trova davanti: limitarsi da interventi contro il digital divide, dare un supporto cosi' cosi' allo sviluppo di nuove reti, oppure essere ambiziosa e farsi ''asiatica'' promuovendo con massicci investimenti il decollo delle reti in fibra ottica.
Ed e' proprio quest'ultima la preferenza che emerge un altro documento, piu' sintetico, di 25 pagine, che Caio ha presentato al governo e titolato ''La possibilita' di una leadership europea - Per una strategia di sviluppo delle reti in banda larga in Italia''. Titolo significativo che tradisce l'opzione preferita da Francesco Caio. Il rapporto e' stato presentato al governo il 12 marzo e resta tutt'ora riservato.
Il consulente del governo ribadisce che l'Italia non e' fra i leader della banda larga (copertura reale 85% circa contro il 90% media Ocse). ''Per portare l'Italia nel G8 dell'infrastruttura digitale serve una visione di leadership - si legge nel documento -. L'obiettivo e' il raggiungimento entro 5-6 anni del 50% di connessioni Nga''. Secondo Caio, inoltre ''la rete Nga avra' impatti sulla produttivita', l'innovazione e la qualificazione del Paese. Sara' una variabile chiave della competitivita' territoriale anche in senso anticiclico''.
In questa prospettiva i piani in essere, quello di Telecom, le iniziative di Infratel e l'azione delle Regioni, non sembrano poter raggiungere questo obiettivo. Di qui l'indispensabilita' ''di un intervento di finanza pubblica per estendere la rete in aree in cui la bassa intensita' non giustifica l'investimento dei gestori. Il livello del servizio deve essere un trade off tra costi di copertura , servizi tempi si realizzazione. ''Sembra ragionevole ipotizzare 2Mbps di banda minima garantita''.
Per la copertura del digital divide il rapporto stima un investimento di 1,2/1,3 miliardi: il piano puo' essere completato entro il 2011 se avviato entro giugno 2009coprendo il 99% della popolazione.
Per quanto riguarda, infine, la migrazione verso la fibra, Caio individua tre opzioni con ''investimenti pubblici non a fondo perduto ma a prospettiva di ritorno''.
1) ''Leadership in Europa'': un piano nazionale per collegare il 50% delle case in Ftth con 10 miliardi di euro.
2) ''Per non arretrare'': collegare il 25% delle case in Ftth creando un'azienda nazionale in fibra. 5,4 miliardi in quattro anni.
3) ''Flessibilita' territoriale'': 10-15 citta' in partnership con le aziende.
Ma per Caio ''e' il momento di essere ambiziosi''.
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5 anni fa
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