Goldman Sachs e David Gilo:
13-mar-2008 Ariadsl ha fatto incetta di licenze, che gli permetteranno di creare (tra qualche mese) una rete WiMax capillare, dal Trentino alla Sicilia. Una rete totalmente indipendente da quella di Telecom Italia,per offrire accesso a Internet, telefonia e servizi evoluti su banda larga alle pubbliche amministrazioni.
Ma chi è Gilo, uomo nuovo delle tic italia ne ma con una lunga esperienza a capo di aziende tra Israele e gli Stati Uniti? Negli ambienti della Silicon Valley lo ricordano ancora come il ragazzo prodigio che vendette la propria azienda, la Dsp Communications a Intel (colosso dei computer) per
1,6 miliardi di dollari nel 1999. Da allora Gilo si è trasformato in capitalista dì ventura, fondando Gilo Ventures, con cui finanzia giovani aziende innovative del settore. L'ultima sua scommessa si chiama appunto Ariadsl, finanziata da Gilo Ventures e da altri fondi di investitori esteri (tra cui Goldman Sachs) per un totale di 200 milioni di euro. «Vi si sommeranno altri 100 milioni, che contiamo di ottenere da banche italiane. Il piano industriale prevede 300 milioni di investimento nei prossimi anni per il WiMax», spiega Gilo. Il tutto nasce da un misto dì circostanze fortuite, amore per l'Umbria e calcolo di opportunità di mercato.
«La storia comincia con Gilo che affitta una villa vicino a Todi, perché è innamorato di questi posti», spiega Alessandro Ronchi, uno dei tre fondatori psrugini di Ariadsl, tutti fra i 30 e i 40 anni: «Aveva bisogno di una connessione veloce a Internet, ma lì l'Adsl non arriva. Si è rivolto quindi a noi, perché vendiamo banda larga senza fili». Deve essersi trovato bene, perché da cuente a investitore il pisso è stato breve: «Gli abbiamo presentato il progetto, prima della gara WiMax, e ha deciso di scommetterci».
Ariadsl si trasformerà in grande azienda: «Avremo 1.200 dipendenti, dagli attuali 30, e una nuova sede a Todi. Voglio una struttura che rispetti i vincoli paesaggistici e l'ambiente», dice Gilo, che sta ristrutturando all'uopo un ex convento dell'annomille in Umbria. Gilo ha anche fama di essere vicino ai democratici americani e alleidee di AI Gore. Un'altra delle aziende diGilo è ora infatti l'americana Arcadia Networks, che si occupa di reti di distribuzione intelligente dell'energia elettrica, con sistemi che permettono di ridurre Í consumie l'impatto ambientale.
Dietro le sue mosse imprenditoriali c'è uncalcolo preciso: «Primo: in Italia il 40 percento del territorio non è raggiunto daAdsl. Il WiMax può essere la tecnologiaideale per portare, senza fili, la banda larga in queste zone», dice Gilo. « Secondo:la vostra Telecom ha, sulla banda larga,una quota di mercato record in Europa (64 per cento, ndr)
SERVIZIO DI ADVISORY FINANZIARIA
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La nostra societa' ha sedi a Lugano, Zug, Panama, Londra,
5 anni fa
3 commenti:
C.V.D.
ILSOLE24ORE.COM
Accordo tra Telecom Italia e l'operatore Aria per la diffusione del WiMax e il superamento del digital divide.
Il primo accordo - spiega una nota congiunta - prevede il diritto d'uso delle frequenze WiMax di Telecom da parte di Aria nelle regioni dell'Italia centrale e meridionale quali Abruzzo, Umbria, Lazio, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna, che le sono state assegnate nell'asta conclusa nel febbraio 2008.
Al contempo Aria provvederà ad assicurare il raggiungimento della copertura minima prevista, garantendo così gli impegni presi con il Ministero per lo Sviluppo Economico, Dipartimento Comunicazioni. Telecom, nell'ambito dell'accordo, potrà fornire ai propri clienti anche servizi a larga banda su tecnologia WiMax, grazie all'offerta wholesale "white label" di Aria, su tutto il territorio nazionale. Infine, grazie ad un ulteriore accordo tra le parti, Aria potrà utilizzare le infrastrutture di rete di trasporto di Telecom per la realizzazione della propria rete.
5 giugno 2009
ciao caro maestro!
sinceramente,a me non piace l'accordo che ha fatto aria con telecom!mi sa' tanto di resa all' incumbent.
mi aspettavo qualcosa di piu' dall'israeliano.
ciao.
neppure a me piace qsta resa delle armi
allora non ci resta che la resistenza di Linkem
http://boatrade.blogspot.com/2009/06/e-se-eutelia-facesse-accordi-con-linkem.html
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