Il nostro sistema finanziario è più tradizionale di quello anglosassone; ci offre anche realtà bancarie che da sempre operano con il territorio, come le casse rurali, le banche di credito cooperativo o le banche popolari che poco o nulla si sono avventurate nella follia collettiva dei mutui americani o della favola dei paesi dell'est. Non per nulla le grandi banche italiane dichiarano oggi di voler tornare al territorio, al rapporto personale con il cliente.
Sommatevi il fatto che il nostro ministro Tremonti ha compreso meglio di chiunque altro che era una follia tentare di spegnere un incendio del debito con altra benzina della spesa pubblica e che in Italia buona parte dell'economia è sommersa e soffre in maniera diversa questa crisi e abbiamo un quadro decisamente differente della situazione.
Resta inteso che senza innovazione, ricerca e sostegno alla Famiglia e all'Istruzione, senza riforme non solo economiche ma sopratutto politiche difficilmente potremo evitare un contagio evidente nella sofferenza quotidiana di molti nostri concittadini.
La prossima Grecia si chiama... New York.
Mag 1014
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Pubblicato da Debora Billi alle 12:56 in Finanza
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Dite la verità: tutti a pensare che il prossimo a cadere, dopo la Grecia, sarebbe stato il già traballante BelPaese. E invece pare di no, almeno secondo il Business Insider. La prossima Grecia potrebbe benissimo essere New York, ed ecco i motivi:
- Da quasi 2 mesi, l'amministrazione comunale opera su piani di spesa settimanali.
- Il governatore lascerà a casa tutti gli impiegati pubblici per un giorno a settimana, fino a quando i sindacati non cederanno sui tagli ai salari.
- I sindacati intanto ricorrono al tribunale, che sospende il provvedimento.
- New York ha un deficit di 9.2 miliardi di dollari per l'anno fiscale in corso.
- Il governatore ha rimandato l'erogazione dei fondi ai distretti scolastici da Marzo a Giugno, per un totale di 2 miliardi di dollari.
- Ben 899 funzionari pubblici prendono uno stipendio superiore a quello del governatore.
- New York non può licenziare nessun dipendente statale fino al 2011, grazie ad un accordo raggiunto in cambio di riduzioni sulle pensioni.
- Il debito a lungo termine è molto pesante: 120 miliardi di dollari in pensioni e assistenza che non hanno fondi.
-Più di 1000 insegnanti in pensione ricevono pensioni che superano i centomila dollari l'anno.
- I dirigenti ammettono: New York ha fatto sparire miliardi di dollari in trucchi di bilancio e fiscali, e ora ha perso le tracce della vera entità del debito.
- Tagli di budget draconiani ricadranno sulla chiusura di 55 tra parchi pubblici e siti storici.
- Il sindaco dovrà tagliare 11.000 posti di lavoro comunali.
- Lo scorso lunedì migliaia di cittadini hanno manifestato contro i licenziamenti (nella foto).
- A differenza della nazione, New York non può stampare moneta per tamponare il debito.
- I newyorkesi danno la colpa al resto del Paese: pagano 1,23 dollari di tasse per ogni dollaro ricevuto indietro in termini di servizi.
Beh, a questo punto continuare a sostenere che "certe cose succedono solo in Italia" potrebbe persino configurarsi come pensiero positivo...
http://crisis.blogosfere.it/2010/05/la-prossima-grecia-si-chiama-new-york.html
Pubblicato da ZioBarbero a 22.47
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5 anni fa
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