Eutelia: il Presidente Pizzichi presenta la nuova realtà aziendale
“Entro questo mese mostreremo alle banche e al mercato il nuovo piano finanziario di Eutelia (Milano: EUT.MI - notizie) realizzato con Kpmg. Presenteremo una società che è tornata a concentrarsi sul business storico ovvero sui servizi di telecomunicazione rivolti alla clientela corporate. La nostra forza è rappresentata da una rete proprietaria di oltre 13 mila chilometri”. Così il presidente di Eutelia Leonardo Pizzichi annuncia il nuovo corso della società di telecomunicazioni. Con lui parliamo delle prospettive e delle difficoltà del gruppo in queste difficili condizioni di mercato.
Il mancato rispetto dei covenant sul debito ha messo la società in una posizione debitoria difficile che vi ha costretto a effettuare diverse cessioni e a ridisegnare l'intero gruppo: per il 2009 avete ottenuto un congelamento del debito e mirate a ottenere condizioni simili per il prossimo anno. Come va con le banche? Prevedete che accolgano le vostre richieste?
Il rapporto con le banche è abbastanza sereno in questo periodo, soprattutto dopo la pubblicazione degli ultimi dati. Ci affidiamo comunque al piano finanziario che verra' presentato entro questo esercizio per ottenere un via libera. In generale puntiamo al riscadenzamento del debito ed al rafforzamento della nostra situazione patrimoniale. In questo senso ci sono già dei buoni risultati come dimostrato dal rimborso di 20 milioni di euro da luglio a oggi.
È ancora previsto per l'anno prossimo l'aumento di capitale da 20 milioni di euro?
Sì, lo confermo. L'operazione dovrebbe prendere avvio dal primo semestre del 2010.
Per quanto riguarda la vendita della sede romana e la cessione di One Italia?
Purtroppo la cessione dell'immobile romano non è andata a buon fine a causa dell'acquirente e stiamo già cercando nuovi compratori. Sul fronte One Italia invece procedono le trattative per risolvere una vicenda piuttosto complessa. Aspettiamo di vedere l'evoluzione di questa difficile condizione di mercato, oltretutto siamo sottoposti a uno stress mediatico molto forte che non ci facilita le cose...
Certo la cessione delle attività IT fa tuttora molto discutere. Circa 1900 dipendenti sono passati a Omega, che ora potrebbe licenziarne la maggior parte. A voi sono rimasti 470 dipendenti e una società molto diversa da quella di prima. Che rapporti avete oggi con la ex Eutelia controllata da Omega?
Dal punto di vista operativo non c'è alcun rapporto. Sono rimaste in sospeso alcune passività legate ai dati di closing e alcune poste fra le passività trasferite per le quali non abbiamo ancora ricevuto una liberatoria. Comunque i problemi maggiori sono legati al fatto che operiamo spesso nelle stesse sedi. Le sedi di Omega sono occupate e in molti casi i nostri lavoratori non possono accedere ai propri uffici. Hanno dovuto lavorare online o trovare altre soluzioni.
Sul dossier di Omega sta lavorando anche il Governo e le proteste dei lavoratori si registrano in tutta Italia. Come si è arrivati a questo punto?
Quando abbiamo venduto ad Omega, la stessa era stata rilevata di recente dal dott. Liori. I suoi collegamenti con un gruppo quotato come Omnia Network (Milano: ONT.MI - notizie) di cui aveva da poco sottoscritto il 30% del capitale sociale ed assunto ruoli primari nel CDA, ci davano importanti elementi di tranquillità. Ed il mancato intervento di organi di controllo nell'ambito di quell'operazione era garanzia di credibilità e solidità per l'interlocutore.
Per quanto riguarda gli asset che abbiamo ceduto, vorrei pero' ricordare alcune cose. Abbiamo ceduto le nostre attività di IT per 96 mila euro a fronte di attività e passività, che si compensavano, per circa 90 milioni di euro, secondo lo stesso meccanismo con il quale erano stati rilevati solo tre anni prima per un euro. Però all'epoca la società Getronics (Amsterdam: GTN.AS - notizie) perdeva 75 milioni e Bull (Parigi: FR0010266601 - notizie) 25 milioni di euro. Quando li abbiamo venduti perdevano complessivamente circa 50 milioni di euro, quindi la situazione era migliorata e le perdite dimezzate. Nel frattempo, però, la capitalizzazione di Borsa di Eutelia era passata da 600 milioni di euro a 20 milioni di euro.
Ora che avete venduto queste attività cosa prevedete? Può indicarci degli obiettivi?
Abbiamo già migliorato la nostra marginalità con interventi sui costi del personale e dei servizi, prevediamo ulteriori miglioramenti su questo fronte. Certo il settore è molto difficile e competitivo e noi controlliamo solo una piccola quota di mercato, ma questo ci offre anche delle notevoli opportunita'. Siamo tornati a flussi di cassa positivi e la nostra posizione finanziaria netta migliora costantemente. Già dall'anno prossimo dovremmo registrare un ebitda fortemente positivo e nel 2011 potremmo tornare a un ebit positivo e all'utile. (GD)
In merito alle ultime indiscrezioni secondo le quali la Procura di Milano avrebbe aperto un'inchiesta su Eutelia, cosa puo' dirci?
Come ho gia' detto nel comunicato stampa diramato nel tardo pomeriggio di ieri, ancora non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione a questo riguardo e non ne conosciamo evidentemente il contesto e le motivazioni. Attendiamo espliciti riscontri di una notizia che per ora abbiamo appreso dagli organi di stampa. Auspichiamo che la notizia risulti destituita di fondamento e, in caso contrario, di esserne ufficialmente informati, per poter esporre e documentare, nelle sedi competenti ed in totale trasparenza, la posizione aziendale su questa vicenda.
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