TFR NETTO + 2,11% FONDI PENSIONE - 4,11 % (primi 6 mesi 2008)
Il recente fallimento della banca d’affari USA Lehman Brothers sta interessando anche i fondi pensione italiani. Il primo di cui si è avuta notizia è stato il Fondo Cometa, il più antico e grande fondo di previdenza complementare, al quale sono iscritti 500mila lavoratori metalmeccanici.
La Covip, la commissione di vigilanza sui fondi pensione, ha accertato che diversi fondi di categoria hanno titoli Lehman nel loro patrimonio:
- Cometa il fondo dei metalmeccanici tramite la società di gestione (Sgr) Pioneer ha bond Lehman per 3,7 milioni di euro, mentre tramite Axa ha 150mila euro;
- Fonchim, il fondo del settore chimico ha 3,15 milioni in bond Lehman tramite Duemme;
- Fondenergia (gruppo Eni) invece ha alcune decine di migliaia di euro in azioni della banca Usa, su oltre 600 milioni di patrimonio e analoghe proporzioni sono segnalate in altri fondi pensione dalle dimensioni inferiori al miliardo di patrimonio.
Secondo la Covip (Comitato di vigilanza fondi pensione) le adesioni ai Fondi Pensione crescono poco o addirittura calano.
Aderiscono poco i giovani. Non si è dovuto aspettare troppo perché si capisse che affidare il TFR ai fondi era peggio che giocare a bingo. La previdenza integrativa non è decollata e il progetto di smantellare la previdenza pubblica è sostanzialmente fallito. In un anno i maggiori fondi aziendali o di categoria hanno perso l’1,9%, con punte dell’8/10% per le linee azionarie mentre il TFR in azienda si è rivalutato del 3,6%. Tra mancato guadagno e perdite realizzate chi ha conferito ai fondi il TFR ha perso il 5,5% (questo il rendimento puro, ovviamente poi c’è da considerare il contributo che ci mette l’azienda, comunque modesto). E’ bastato un anno per far capire che c’è un forte rischio per il salario dei lavoratori e guadagnano, a prescindere dalla resa dell’investimento, solo i gestori, le banche e gli speculatori che hanno la possibilità di “giocare” con i soldi dei lavoratori. Alla fine di aprile 2008, sono circa 4,65 milioni gli aderenti alla previdenza complementare, 1/5 dei circa 22 milioni potenziali sottoscrittori. Tra i 12,2 milioni di dipendenti privati aderisce solo il 25%, circa 3 milioni di lavoratori. In fatto di adesioni nei primi 4 mesi del 2008, si registrano rallentamenti, e addirittura cali.
Inoltre, i fondi non convincono i giovani e i precari già sfruttati e mal retribuiti. Saggiamente la grande maggioranza dei lavoratori, come proposto dalla CUB, continua a tenere il TFR in azienda/INPS.
EUGENIO OCCORSIO
La Fairchild Corporation, gloriosa azienda americana che dal 1925 produce aerei e apparati di navigazione, ha comunicato la settimana scorsa che non potrà assolvere ai suoi doveri trimestrali di contribuzione per il fondo pensione del dipendenti, per il semplice motivo che non le è rimasto più un dollaro in cassa. La Boeing, che ha 165mila dipendenti, minaccia un provvedimento analogo, ed è inutile dire che tutte e tre le case di Detroit Gm, Ford e Chrysler hanno rallentato e ridotto i pagamenti. Perfino la Random House, maggior gruppo editoriale d’America, ha sospeso il pagamento dei contributi al suo fondo pensione.
segue ....
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