La gara è ormai chiusa e per il wimax si apre la seconda fase, quella delle alleanze e dei contratti.
In palio c'erano le licenze per il servizio a banda larga senza fili, evoluzione del wi-fi diffuso in Italia con alterna fortuna. L'incasso dell'asta, con 136,3 milioni di euro, ha superato i risultati messi a segno negli altri Paesi europei (il record era della Francia con 125,8 milioni) e in Nuova Zelanda. Per il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni è un successo: «La geografia del mercato che emerge è un fatto molto positivo perché dimostra che c'è competizione, diffusione del numero delle imprese e consistenza di investimenti».
I vincitori
Si è gareggiato per 35 diritti d'uso, tra quelli su base regionale e quelli validi per zone che accorpano più regioni. Si è passati da 48 manifestazioni di interesse a 29 offerte iniziali mentre ad aggiudicarsi le licenze sono stati 11 operatori singoli o consorziati. In due hanno contribuito a oltre metà dell'incasso totale (Ariadsl con 47,6 milioni e Aft-Linkem con 34,4 milioni). Ariadsl, controllato dal fondo Gilo Ventures, sarà l'unico operatore con copertura nazionale. Aft-Linkem, controllato dalla Sopaf e dal fondo gestito da Ramius Capital Group Llc, potrà invece operare in 13 regioni in cui abita circa il 75% della popolazione italiana. Segue E-Via con 23 milioni per 3 macroregioni che coprono praticamente tutto il Nord. Telecom si è limitata a investire 13,8 milioni per un'area che va dall'Umbria alla Calabria più la Sardegna. Gli altri provider vincenti sono Mgm-Profit, Infracom, Assomax, Brennercom, City Carrier, un consorzio per la Sicilia e uno per la Valle d'Aosta.
Alleanze e contratti
Chi è rimasto fuori potrà lavorare ad accordi commerciali con gli operatori licenziatari. È quanto ad esempio ha intenzione di fare British Telecom. Potrebbero seguirla Eutelia e Tiscali, anche se il provider sardo è appena entrato in una fase di delicata transizione con il cambio al vertice tra Tommaso Pompei e Mario Rosso. A breve si tramuterà in joint venture l'alleanza tra la canadese Mgm Productions e il gruppo Profit (Odeon tv) di Raimondo Lagostena.
E già scalpitano i fornitori di tecnologia – Motorola, Nokia-Siemens, Alcatel-Lucent – a caccia di contratti per costruire le reti o fornire in futuro i terminali. Il wimax servirà soprattutto a portare internet veloce nelle zone del Paese dove non arrivano l'Adsl o la fibra. Nel 2009 però potrebbe essere usato anche in mobilità: i primi test su frequenze a 3,5 gigahertz, assicurano da Motorola, sono positivi.
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