Tlc: Bankitalia, Italia in grave ritardo sulla banda larg
Roma, 16 nov. (Adnkronos) - L'italia accusa un grave ritardo nello sviluppo della banda larga. E' quanto emerge da uno studio della Banca d'Italia, firmato da Emanuela Ciapanna e Daniele Sabbatini, e pubblicato sul sito di Via Nazionale. Dall'analisi condotta, si evince infatti "il permanere di una situazione di arretratezza del nostro paese rispetto alla media europea e alla media Ocse". Cio' appare evidente "sia con riferimento al tasso di penetrazione, che in molte aree del paese appare estremamente basso, sia considerando l'ampiezza media effettiva della banda erogata".
Quest'ultimo problema, si osserva, "riguarda non solo le zone periferiche e rurali, ma anche quelle urbane e densamente popolate non raggiunte da fibra ottica. I principali fattori che vi concorrono sono: la scarsa alfabetizzazione informatica della popolazione, l'orografia del territorio, l'assenza di incentivi economici per gli operatori del mercato a investire in aree a basso rendimento futuro, il permanere di una posizione dominante da parte dell'impresa incumbent".
In questo quadro, "le risposte regolamentari comprendono sia interventi regolamentari finalizzati a garantire l'accesso alla rete di Telecom Italia da parte degli operatori concorrenti, sia interventi (a livello statale e regionale) per potenziare le infrastrutture e abbattere il divario digitale tra aree urbane e periferiche". E la recente presentazione da parte di Telecom dell'offerta di riferimento per la fornitura del servizio bitstream su rame e fibra ottica, a un prezzo fissato sulla base di un meccanismo che riflette il costo effettivo del servizio intermedio piu' una quota di rendimento adeguato fissata dall'Autorita' (c.d. cost plus), "puo' costituire un utile strumento per l'ingresso di altri operatori"
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5 anni fa
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