UNA TASSA PATRIMONIALE?
Ho preso spunto da un bell'articolo riportato su Phastidio per questa nota di OTTIMISMO MATTUTINO.....
I nostri politici e i giornali ci raccontano che in Italia siamo fortunati perchè le famiglie sono poco indebitate e hanno una riccheza immobiliare e mobiliare gestita oculatmente. Inoltre le banche italiane sono poco esposte alle tempeste internazionali.
NOI ITALIANI SIAMO MEGLIO DEGLI ALTRI?
La somma di debito pubblico e privato italiani è inferiore a quello di molti dei paesi EUROPEI.
E' VERO, MA: ai fini della solvibilità del paese, è il debito pubblico quello che conta.
Facciamo un esempio pratico. Ipotizzate di avere un paese con un elevato rapporto debito-Pil, diciamo intorno al 120 per cento. Questo paese da oltre un quindicennio cresce poco e nulla, per una serie di concause tra le quali possiamo citare un mercato del lavoro molto rigido, un quadro istituzionale avverso alla crescita, una spesa pubblica non solo incomprimibile ma pure in strisciante espansione, che costringe a continui aumenti della pressione fiscale. Ad un certo punto, e dopo una serie interminabile di condoni fiscali, necessari per tenere assieme i conti pubblici, i mercati iniziano ad alzare il sopracciglio, avanzando dubbi circa la capacità di rimborso del paese debitore.
Secondo voi, che può fare l’innominato paese del nostro esempio, considerato che circa metà del suo debito pubblico è detenuto da residenti, andando peraltro ad ingrossare il florido patrimonio privato? Idea: una bella patrimoniale, di quelle che compensano attività e passività. In fondo, questo misterioso paese ha molto debito pubblico ma robusta ricchezza privata, no? Naturalmente questa sarebbe una soluzione di breve termine, e finirebbe solo con il rinviare la resa dei conti, in perdurante assenza di crescita.
Morale della favola:
Il patrimonio e i debiti sono valori fondamentali. MA, TUTTO DIPENDE DALLA SOSTENIBILITA' DEL DEBITO (la sostenibilità è funzione della crescita economica del paese, del PIL e dei redditi.)
Altrimenti......il debito tende ad aumentare e il PIL tende a stagnare o a scendere....bruciando lentamente ma inesorabilmente il patrimonio.
E ALLA FINE ADDIO ITALIA........IL PUNTO DI NON RITORNO SI AVVICINA.
PIU' CASSA INTEGRAZIONE PAGHIAMO IN ASSENZA DI ENTRATE STATALI E PIU' IL PAESE SI IMPOVERISCE.
A proposito, le rimesse degli immigrati sono in aumento nel 2009. Ovvero piu' povertà per il sistema italia.
RICORDATEVI , CI SONO TUTTE LE PREMESSE MACROECONOMICHE PER IL DEFAULT ITALIA (O EURO).
per il momento l'euro si deprezza. Se non sarà sufficiente a salvare la baracca....saremo costretti ad alzare i tassi d'interesse per attrarre capitali, alzando le tasse e riducendo i servizi offerti dallo stato (spostando l'onere alle famiglie., come la eventuale privatizzazione dell'acqua)
IL TERZO MILLENNIO, PER L'EUROPA E PER L'ITALIA E' IN DIREZIONE : TERZO MONDO!
E INTANTO I RISPARMI VENGONO BRUCIATI OGNI GIORNO.
I nostri politici e i giornali ci raccontano che in Italia siamo fortunati perchè le famiglie sono poco indebitate e hanno una riccheza immobiliare e mobiliare gestita oculatmente. Inoltre le banche italiane sono poco esposte alle tempeste internazionali.
NOI ITALIANI SIAMO MEGLIO DEGLI ALTRI?
La somma di debito pubblico e privato italiani è inferiore a quello di molti dei paesi EUROPEI.
E' VERO, MA: ai fini della solvibilità del paese, è il debito pubblico quello che conta.
Facciamo un esempio pratico. Ipotizzate di avere un paese con un elevato rapporto debito-Pil, diciamo intorno al 120 per cento. Questo paese da oltre un quindicennio cresce poco e nulla, per una serie di concause tra le quali possiamo citare un mercato del lavoro molto rigido, un quadro istituzionale avverso alla crescita, una spesa pubblica non solo incomprimibile ma pure in strisciante espansione, che costringe a continui aumenti della pressione fiscale. Ad un certo punto, e dopo una serie interminabile di condoni fiscali, necessari per tenere assieme i conti pubblici, i mercati iniziano ad alzare il sopracciglio, avanzando dubbi circa la capacità di rimborso del paese debitore.
Secondo voi, che può fare l’innominato paese del nostro esempio, considerato che circa metà del suo debito pubblico è detenuto da residenti, andando peraltro ad ingrossare il florido patrimonio privato? Idea: una bella patrimoniale, di quelle che compensano attività e passività. In fondo, questo misterioso paese ha molto debito pubblico ma robusta ricchezza privata, no? Naturalmente questa sarebbe una soluzione di breve termine, e finirebbe solo con il rinviare la resa dei conti, in perdurante assenza di crescita.
Morale della favola:
Il patrimonio e i debiti sono valori fondamentali. MA, TUTTO DIPENDE DALLA SOSTENIBILITA' DEL DEBITO (la sostenibilità è funzione della crescita economica del paese, del PIL e dei redditi.)
Altrimenti......il debito tende ad aumentare e il PIL tende a stagnare o a scendere....bruciando lentamente ma inesorabilmente il patrimonio.
E ALLA FINE ADDIO ITALIA........IL PUNTO DI NON RITORNO SI AVVICINA.
PIU' CASSA INTEGRAZIONE PAGHIAMO IN ASSENZA DI ENTRATE STATALI E PIU' IL PAESE SI IMPOVERISCE.
A proposito, le rimesse degli immigrati sono in aumento nel 2009. Ovvero piu' povertà per il sistema italia.
RICORDATEVI , CI SONO TUTTE LE PREMESSE MACROECONOMICHE PER IL DEFAULT ITALIA (O EURO).
per il momento l'euro si deprezza. Se non sarà sufficiente a salvare la baracca....saremo costretti ad alzare i tassi d'interesse per attrarre capitali, alzando le tasse e riducendo i servizi offerti dallo stato (spostando l'onere alle famiglie., come la eventuale privatizzazione dell'acqua)
IL TERZO MILLENNIO, PER L'EUROPA E PER L'ITALIA E' IN DIREZIONE : TERZO MONDO!
E INTANTO I RISPARMI VENGONO BRUCIATI OGNI GIORNO.
BENZINA A 1,35
Si avvicina a prezzi similari a quando il petrolio stava a quasi il doppio di oggi!
Chi si ricorda il costo per un litro di benzina quando il greggio arrivò a 140 dollari? Sono passati solo 20 mesi da allora e con il greggio a 78 dollari siamo a 1,35.
NE VEDREMO DELLE BELLE.
Intanto 30.000 persone sono entrate in cassa integrazione in Italia. MA IN BRASILE GLI OPERI FIAT LAVORANO, LO STESSO DICASI PER LE ALTRE JOINT VENTURE DI FIAT IN GIRO PER IL MONDO.
E QUESTA SAREBBE L'ITALIA DELLA RIPRESA ECONOMICA PROMESSA DA POLITICI E BANCHIERI?
Chi si ricorda il costo per un litro di benzina quando il greggio arrivò a 140 dollari? Sono passati solo 20 mesi da allora e con il greggio a 78 dollari siamo a 1,35.
NE VEDREMO DELLE BELLE.
Intanto 30.000 persone sono entrate in cassa integrazione in Italia. MA IN BRASILE GLI OPERI FIAT LAVORANO, LO STESSO DICASI PER LE ALTRE JOINT VENTURE DI FIAT IN GIRO PER IL MONDO.
E QUESTA SAREBBE L'ITALIA DELLA RIPRESA ECONOMICA PROMESSA DA POLITICI E BANCHIERI?
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