Samuele Landi a proposito di Fastweb e Telecom
Dimensione di carattere: La redazione 24/02/2010 14:17:00
Fastweb e Telecom Italia Sparkle, tutti innocenti fino a giudizio definitivo!
Ho assistito con costernazione ed anche con rabbia per l'ingiustizia, alle dichiarazioni fatte in conferenza stampa dal Gip e dal Pubblico Ministero titolari dell'inchiesta riguardante Fastweb e Telecom Italia Sparkle.
Hanno “sentenziato” con grande soddisfazione, di aver scoperto «una delle più colossali frodi poste in essere nella storia nazionale», con ricchi dettagli sulle false fatturazioni per presunti 2 miliardi di euro con condimento di riciclaggio di denaro per conto di mafiosi.
Da esperto del settore, essendo stato amministratore delegato di importante società di telecomunicazioni quale Eutelia, posso ragionevolmente dire che non “quadrano” proprio le affermazioni del team investigativo:
- è IMPOSSIBILE in società grandi come quelle suddette, ricevere e pagare fatture basate su traffico inesistente essendoci numerosissimi controlli, quadrature e riscontri sul traffico che ha attraversato la rete, all'interno di strutture diverse e spesso sconosciute fra loro. Quindi se il traffico c'è stato non ci possono essere false fatturazioni;
- il Pm sostiene che Fastweb grazie a questo carosello avrebbe evitato di versare l'Iva, eppure Fastweb mi pare sia a credito d' Iva a causa degli ingenti investimenti effettuati e quindi non l'avrebbe comunque versata;
- in altro passaggio il Gip contraddice il Pm dicendo che alcune società “cartiere” clienti di Fastweb hanno evaso l' Iva, quindi quale sia la responsabilità di Fastweb e Telecom è incomprensibile. Non esiste infatti norma o possibilità alcuna, che una società controlli se il cliente o fornitore con cui lavora, versi regolarmente l' Iva.
- Per giustificare forse gli arresti poi raccontano di intercettazioni di presunti mafiosi per condizionare le elezioni del Senatore Nicola di Girolamo, Senatore che avrebbe semplicemente aiutato a costituire delle società all' estero. In effetti il Senatore Di Girolamo è avvocato di professione ed all'estero gli avvocati aiutano a costituire le società alla pari dei nostri commercialisti. Strana causalità è che il Senatore sia stato eletto nelle liste del Pdl e che l'inchiesta esploda a ridosso delle elezioni regionali.
La spettacolarizzazione è ignobile e vergognosa per l'Italia tutta:
- la conferenza stampa sembrava un sentenza della Corte di Cassazione, senza possibilità di appello, eppure il nostro ordinamento prevede che gli imputati siamo tutti innocenti fino a giudizio definitivo e qui, non si sono concluse ancora le indagini,non ci sono imputati ma semmai indagati;
- gli arresti preventivi sono ammessi dal nostro ordinamento in caso di gravissimi indizi di colpevolezza e solo in caso di ragionevole pericolo di fuga e reiterazione del reato;
- Scaglia sembra essere oggetto di un mandato di arresto solo per rendere attraente lo spettacolo, egli ha venduto la sua partecipazione da tempo, non ha più ruoli in Fastweb e risiede all'estero; aggiungo solo il fatto che questo Imprenditore ha incassato dalla vendita della sua partecipazione, circa 1 miliardo di euro, ed a mio giudizio dovrebbe già chiarire che non si sarebbe mai messo a fare “caroselli” d'iva con soggetti di livello evidentemente basso e distanti dalle sue indiscutibili capacità.
- In quanto all'Ad di Telecom Italia Sparkle, Stefano Mazzitelli pure arrestato, egli è universalmente riconosciuto nell'ambiente come una persona fedelissima al suo mandato e che mai si sarebbe lasciata coinvolgere in affari di questo genere. Personalmente non crederò al suo coinvolgimento neanche ad un sentenza definitiva VERA, figuriamoci ad una conferenza stampa tenuta dal solito gruppo di Pm vogliosi di apparire.
La richiesta di catastrofe:
La richiesta di interdizione dalle attività delle due società avanzata dai giudici inquisitori appare oltremodo insensata, infatti se le due società, che erogano un pubblico servizio di telecomunicazioni venissero sospese dalle attività,verrebbe causato un danno incalcolabile a milioni di imprenditori italiani:
Telecom Italia Sparkle gestisce infatti TUTTE le chiamate internazionali della rete di Telecom Italia fissa e mobile, la sua interdizione significherebbe l'impossibilità di telefonare all'estero per circa 30 milioni di clienti tra cui almeno 3-4 milioni di imprese;
Fastweb ha 3 milioni e mezzo di clienti ed almeno 800.000 clienti aziende e la sua interdizione provocherebbe il distacco dei corrispondenti servizi di telefonia ed internet al 15/20% della popolazione.
Se un Giudice deliberasse la loro interdizione sarebbe una catastrofe di proporzioni inaudite per l'intera economia italiana!
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5 anni fa
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